Internet of Things easy-to-learn

A due anni dalla sua inaugurazione, il nostro OIC – ]Open[ Innovation Campus è più vivo che mai.
Lo spazio di coworking e contaminazione che fabbricadigitale ha ideato, realizzato e messo a disposizione del territorio ospita costantemente studenti, lavoratori, associazioni e start-up, che di questo luogo hanno fatto il loro ambiente di studio, spazio di lavoro, area di meeting e incubatore di progetti e idee.

Per restare in linea con i paradigmi del modello Open Innovation, da cui prende il nome, il nostro campus ospita IOT easy-to-learn, un corso dedicato all’Internet of Things che si pone più di un obiettivo, in ambiti diversi ma correlati.
Le otto lezioni di cui si compone il corso sono state organizzate da Romina Stringhini, HR Associate & Community Manager di fabbricadigitale, che ha coinvolto professionisti del settore che lavorano in azienda – Alan Comini e Luca Cirani, rispettivamente Smart Things Director e IoT Specialist, e i Macron Warriors Viadana, la squadra di weelchair hockey, “vecchia” conoscenza di fabbricadigitale.

Per scoprire il collegamento tra queste due realtà, i temi del corso e gli obiettivi che desidera raggiungere, abbiamo intervistato Romina. Ecco l’intervento.

Da poco è iniziato “IoT easy-to-learn”, un corso nato dall’idea di avvicinare persone di tutte le età a un tema così contemporaneo come l’Internet of Things e realizzare qualcosa di speciale per i Macron Warriors Viadana. Ce ne parli?

IoT easy-to-learn” è un corso gratuito pensato per tutte le persone che desiderano conoscere l’Internet of Things, non solo in modalità teorica, ma anche pratica. Abbiamo proposto queste lezioni a esterni e a dipendenti di fabbricadigitale, che non è detto svolgano quotidianamente attività correlate, quindi non è richiesta alcuna conoscenza pregressa, ma solo curiosità, desiderio di imparare e un PC portatile. Al resto pensiamo noi.

Per quanto riguarda, invece, la squadra di weelchair hockey Macron Warriors Viadana, abbiamo incontrato il fondatore – Fabio Merlino – e la squadra al completo circa due anni fa, qui in OIC, per conoscerci e rispondere alle loro domande circa l’ideazione di un prototipo tecnologico atto a individuare e segnalare alcuni dati quali temperatura e velocità dei motori delle carrozzine in campo*.
Il nostro team specialistico della business unit Smart Things si è messo all’opera e dopo qualche tempo ha realizzato il prototipo che, oltre a rilevare i dati, li trasmette a un server centrale che li memorizza e invia a smartphone e/o tablet degli operatori del team a bordocampo.
La combinazione delle nostre competenze e delle loro richieste ci è sembrata un’ottima occasione per coinvolgere più persone possibile, diffondere conoscenze e competenze pratiche e realizzare uno strumento utile e non ancora prodotto.

*La necessità deriva dal fatto che nel regolamento il surriscaldamento può portare a modifiche della velocità delle sedie a rotelle e inficiare il risultato della partita.

Quali sono gli obiettivi del corso e il risultato finale che tu e i “professori” vi siete dati?

Con questo corso mettiamo a disposizione le competenze dei nostri professionisti in ambito IoT, gratuitamente, a chiunque sia interessato a esplorare questa tematica, che pur essendo sulla bocca di molti, solo in pochi conoscono davvero e, quindi, gli obiettivi sono diffondere conoscenze e formare persone su questa specifica tecnologia.
Siamo consapevoli che questo tipo di servizio non è presente nel territorio. Gli istituti scolastici, università comprese, purtroppo non propongono sessioni o workshop relativi alle nuove tecnologie. Noi, quindi, desideriamo colmare questo vuoto, condividere le competenze “abbattendo i muri” aziendali che solitamente vengono innalzati per motivi di sicurezza, tutela del know-how e dei prodotti. L’applicazione pratica dei paradigmi del modello Open Innovation ci rende orgogliosi.
Un altro scopo è aiutare la squadra Macron Warriors Viadana; infatti, doneremo il prodotto finale al termine del corso che gli permetterà di controllare il surriscaldamento delle sedie a rotelle ed evitare penalties durante le gare.
Speriamo che la soluzione, ideata dal nostro team Smart Things, possa contribuire a migliorare il procedimento arbitrale delle partite di questo sport e chissà che non venga adottata a livello nazionale.

Parlando del progetto OIC, operativo ormai da due anni, quali sono le tue impressioni relativamente all’accoglienza nel nostro territorio?

L’Open Innovation Campus registra una buona affluenza quotidiana. La disponibilità degli spazi 7 giorni su 7, dalle 8 del mattino alle 11 di sera, è un altro servizio che in zona non si trova. L’accesso è gratuito, quindi molti studenti usufruiscono dei desk, del Wi-Fi e delle meeting room per sessioni di studio o per trovarsi e svolgere progetti scolastici o universitari.

Osservando i numeri, il via-vai e le persone stesse si avverte una sensazione incoraggiante su quello che potrà essere il futuro della tecnologia nel territorio e siamo soddisfatti di esserne parte.

Sappiamo che in serbo ci sono ancora tanti progetti e iniziative, alcune in corso di finalizzazione, altre in progettazione; Romina ci terrà aggiornati. Continua a seguirci!